Pagina:Lettere (Andreini).djvu/321

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LETTERE

dal libro d’Amore. Certi, che fanno ogni lor forza per acquistar la donna, che servono, & acquistata che l’hanno la sprezzano, non curando il bene, c’hanno con tanta fatica acquistato, ogni discreta donna giudichi, e condanni. Altri, che favorito da donna di merito, per soverchia arrogante domestichezza, osa di trattar seco alla villanamente incivile, merita per supplitio di vederla à sua confusione innamorata d’uno, che usando termini gentili tanto à ragione la riverisca, quant’egli à torto la vilipese. Alcuni, che sono tutti profumi, che vorrebbono caminare senza toccar terra (tanto son pieni di vanità) quando dicono d’esser innamorati, diasi loro per ricompensa una moltitudine di parole senza conchiusione, e se n’anderanno tutti contenti, perche questi si pascano più del rumor dell’opinione, che della quiete del vero. Le contentezze, che si provano in amore nascono dall’haver saputo scieglier l’amante, ond’io voglio andar in questo molto ben considerata. Voglio, che una buona, e valida esperienza sia base delle mie stabili consolationi. S’io scorgerò, che voi sappiate in amore con giuditio governarvi, voi solo da me sarete stimato, e mi sarete caro quanto la propria vita. S’io vedrò, che ’l Tempo sia perfettione, e non fine dell’incominciato amore, se con modesta sofferenza vi piacerà di seguir la principiata servitù, se sarete così discreto, e fedele com’io vi desidero, se vi contenterete d’arder senza estreme querele, se chiuse nel cuore le vostre pas-


sioni