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Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/21

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14 lettere d'una viaggiatrice

e in cui le facoltà più opposte sono attratte, affascinate ed esaltate? Oh che un poco di noi muoia nelle stesse vie, nelle stesse case, nelle stesse camere, fra le stesse tinte, le stesse linee, i medesimi suoni, che un poco di noi muoia, un poco, ogni giorno, tra la stessa gente, amica mia, che oppressione profonda, che lugubre carcere, che morte quotidiana, più muta, più tetra, più sconsolata! Diamo, diamo questo che di noi si parte, in ogni giornata, alle città che mai vedemmo, che tanto anelammo di vedere, che finalmente vediamo, a strade sconosciute che ci apparvero nei sogni della immaginazione e che diventano una realtà, a camere che mai non abitammo e che abitiamo per una sola notte, a incontri di colori, di tinte, di linee che giammai lusingarono i nostri occhi di carne, a combinazioni di suoni che non udimmo mai e che udiamo con la delizia dei suoni nuovi! Oh quel poco che di noi fugge, via, ogni giorno, disfatto, distaccato, morto, disperso, quel poco che è parte di noi e che perisce o si trasforma, ma che ci lascia, ci lascia per sempre, sparisca fra persone di cui non sappiamo nè i nomi, nè