Pagina:Lettere d'una viaggiatrice - Serao, 1908.djvu/384

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suole resistenti. Così le antiche clienti della valle, quelle che ci vengono da anni, come la Regina Margherita, adottan subito il costume gressonese. che si son fatto fare da un bizzarro sarto locale, il Doucet, delle gonnelle rosse e dei giubbetti neri. Per gli uomini ci vogliono dei vestiti pesanti, dei grossi mantelli, dei cappelli di feltro, morbidi, le scarpe grevi e i calzettoni. Ah... la montagna è rude, la montagna è semplice, è forte, la montagna è austera: essa respinge tutte le leziosità graziose e squisite della pianura, essa respinge tutti coloro che vogliono passare l’estate come l’inverno, divertendosi al chiarore delle lampade elettriche, ballando, cenando, giuocando. L’alito della montagna è gelido: le sue vie sono scabre ed ella non dà il suo cuore che agi’ innamorati dal cuore schietto, rude, dai costumi semplici e dalle membra robuste: e chi sia debole o indebolito dalla vita cittadina, chi abbia ammalati i nervi, o inferma l’anima, chi porti in sé l’influenza corrompitrice delle città, deve, prima di salire quassù, fare come una purificazione morale, rinunziare a quello che


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