Pagina:Letturecommediagelli.djvu/127

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volendo significare che quando ei ricominciò a camminare, che prese la via del monte, che riprese la via per la spiaggia; chiamata da lui deserta, cioè abbandonata e solinga, per essere molto più quegli che camminono per la selva descritta da lui, che quegli che cercano di salire al monte illuminato dai raggi della sapienza divina; verso il quale volendo egli dimostrare che seguitò di camminare, aggiugne:

Si che il piè fermo sempre era il più basso.

IMperochè se quel piede, ch’ei fermava per regger sopra quello il restante del corpo, era sempre fermo da lui in luogo più basso che quel ch’ei moveva per tirarsi poi dietro esso corpo, ei bisognava di necessità, ch’ei camminasse a l’erta. Conciosia che, camminando al piano, ei sarebbono stati e l’uno e l’altro al pari; e camminando a la scesa, ei sarebbono stati e l’uno e l’altro al pari; e camminando a la scesa, sarebbe restato il più alto quel che restava fermo. Per miglior notizia della qual cosa, e per scoprire ancor maggiormente la dottrina e l’arte che ha usato in questo luogo il Poeta, è da sapere che tutti i moti, coi quali si muovon gli animali che hanno da la natura di potere andare da un luogo a un altro, si fanno, secondo i Peripatetici, parte pignendo e parte tirando. E lasciando per ora da parte il mostrare ch’ei camminono ancor così quei che non hanno piedi (come son le serpi, che pingono avanti la lor parte dinanzi, e poi l’appiccano con certe scaglie che servon loro in luogi di piedi, e dipoi tiran quella di dietro) e così ancora quei che hanno più che due piedi, e pingon sempre innanzi la metà di quegli, e conseguentemente quella parte del corpo a la quale e’ son appiccati, e poi si tiran dietro l’altra; e tornando a l’uomo, ciascuno può vedere in sè stesso, che quando ei vuole andare, ei muove prima la parte destra (chiamata così, per essere ella sempre la prima a muoversi; ond’è chiamato metaforicamente ancora da gli astrologi l’oriente la parte destra del cielo, per parere che di quivi abbia principio il suo movimento) e pignela innanzi, e di poi tira al pari di quella l’altra. E che la parte sinistra sia fatta da la natura più per fermarsi che per muoversi, si conosce chiaramente da questo, che l’uomo quando egli si ferma, si ferma sempre o