si deve per ogni numero
ammettere l’esistenza di punti
, differenti da
, in cui la
è definita e che soddisfano alla
; se
, si deve per ogni numero
ammettere l’esistenza dei numeri
, per cui la
è definita, e tali che
[1].
Così, per esempio, non avrebbe senso parlare del
, perchè la
è definita soltanto nel campo
formato dai valori della
, che non sono inferiori a
. Ed evidentemente vicino ad 1
per esempio, nell’intorno
, ove
non esistono valori di
.
Osservazione 2a. Se i valori della
, di cui si parla nelle precedenti definizioni, sono scelti tutti in intorni a sinistra del punto
, allora, anzichè scrivere
, si scrive spesso
(se
è finito) oppure
(se
è infinito). Si scrive
oppure
, se i valori considerati della
sono scelti in intorni destri del punto
. Le notazioni
sono però usate anche in tali casi, se non vi è possibilità di un equivoco.
Si scrive anche
e
, anzichè
e
.
Così, per esempio, la
è una funzione definita per tutti i valori della
, il punto
eccettuato. Ed è
. Infatti, se
è un numero piccolo a piacere, per i valori della
dell’intorno
del punto 1 è
. In modo simile si prova che
.
(Si ricordi che per
è
e che per
è
).
Osservazione 3a. È essenziale notare che, pure esistendo il
, può darsi benissimo che per
la
non sia definita, od anche che vi abbia un valore affatto distinto da
, perchè,
- ↑ Questa proprietà si suole anche enunciare dicendo: Il punto
è punto limite di