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DERIVATE, DIFFERENZIALI 157

Cosicchè la velocità media in tale intervallo di tempo è

.


Quanto più perfetto è il metodo di misura, tanto più piccoli sono gli intervalli di tempo, che si sanno apprezzare.

Ora, quanto più piccolo è l'intervallo di tempo ossia quanto più piccolo è , tanto più piccolo è il termine . Anzi questo termine è sperimentalmente trascurabile se è molto piccolo. Per questa ragione diciamo che la velocità all'istante vale : cioè poniamo per definizione tale velocità uguale al

.


Così p. es. la velocità all'istante vale (che è in perfetto accordo coi valori sopra determinati).

Come si vede, questa velocità varia con , è una nuova funzione della . E da questo risultato deduciamo anzi il ben noto teorema di Galileo che le velocità sono proporzionali al tempo di libera caduta.

β) Applichiamo le considerazioni precedenti al caso generale. Sia un punto mobile con legge qualsivoglia, p. es. su una retta orientata . Dopo un certo numero di minuti secondi la distanza sia uguale a un certo numero di metri ( funzione di ). Quale significato avrà la frase: velocità all'istante ?

Usiamo un procedimento analogo al precedente.

Dopo secondi la distanza è ;

Dunque nell'intervallo di minuti secondi lo spazio percorso è . La velocità media in tale intervallo di tempo è quindi

.


Noi chiameremo velocità di all'istante il limite (se un tale limite esiste) del precedente rapporto per . Questo limite varierà generalmente al variare dell'istante considerato. E per indicare che può ricevere uno qualsiasi dei valori dati alla , noi indicheremo con la stessa lettera , dicendo così