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Pagina:Libro di sentenze, a cura di Giuseppe Manuzzi, Firenze, Tipografia del Vocabolario, 1863.djvu/32

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Quanto più puoi, tanto ti conviene più sofferire gli signori repenti.

Neuna è maggior forza che la pietà.

Quello che gli miseri vogliono, credono leggiermente.

Per gli malvagi sentieri, a’ malvagi è sicuro andamento.

Quello che non si può fare sovente, facciasi longamente.

Chi si pente d’avere peccato è quasi innocente.

Ciascuno è vizio, credere a tutti, e non credei^ a neuno.

Niuno ha tanto la ventura inalzato, ch’ella noi minacci d’altrettanto, quanto gli ha conceduto.

Intorno al dì della morte ti provedi, e donati questo, che’ tuoi vizii muoiano prima di le..

La buona mente non si presta e non si compera; e se si vendesse, non si troverebbe comperatore.

Dinanzi alla vecchiezza pensa di ben vivere, e nella vecchiezza pensa di ben morire.

Sovente quello che si dona è picciolo, e quello che ne seguita è molto grande.

Ingrato è chi rende benificio sanza usura.

Più santa cosa è guardare di non perdere l’amico che piangere poi che l’hai perduto.

Se vuoi cognoscere l'uomo, dàgli signoria.

L’ignoranza e la follia de’ giovani debba essere governata per lo consiglio de’ vecchi.

Buona cosa è mirare in altri lo male, che l’uomo vuole fuggire.

Neuna cosa costa più, che quella che ha’ avuta per preghiera.

Diletto carnale è fragile e brieve; e tanto come più volentieri è fatto, cotanto dispiace più tosto.

Niuna cosa è poi dilettevole, s’ella è troppo spesso.