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Pagina:Libro di sentenze, a cura di Giuseppe Manuzzi, Firenze, Tipografia del Vocabolario, 1863.djvu/37

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Quello che altri fa per difensione, pare che drittamente1 l'abbia fatto.

Tutte leggi e ragioni permettono cacciare la forza per forza.

democrito filosofo.

Lo male altrui non tel fare allegrezza.

Cominciamento di nimistà è la lingua villana.

Non imporre altrui quello che tu non poteresti2 patire.

Dona quello che disideri che ti sia donato.

Meglio è d’avere gli lusinghieri a scoperti nimici, che avegli3 ad amici.

Neuna giustizia è più capitale che di coloro, che malvagiamente ingannano, mostrando che siano buoni.

Neuna cosa è più onesta, e di più alto cuore, che disdegnare ricchezze.

Forte e constante è l'animo, che non si turba nelle cose aspere.

Piggiore è la paura della battaglia, che la battaglia medesima.

Troppo motteggiando,4 la verità si perde.

Tanto si vergogna l'uomo, quanto egli cognosce.

Gli doni isviano gli felloni prenzi.

Se farai bene al malvagio ricco, non averai grado se non da lui; ma se farai bene al buono povero, avera’ne grado da qualunche lo saperà.

Colui che nel ragionamento infra gli amici è bugiardo, come nella ringhiera sarà veritiero?

Colà ov’è la volontà, ivi s’assottiglia lo ’ngegno.

Tutte le cose sono strane a noi; solamente lo tempo

è nostro.

  1. Il Ms. ha orridamente.
  2. Il T.P. potresti.
  3. Il T.P. averli.
  4. Il T.P. tencionando