Pagina:Lippi - Fu il fuoco, o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano, Napoli, Sangiacomo, 1816.djvu/53

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non sono state involate loro dalla negligenza degli architetti!

Si riduce oggi il rinomato Ercolano al solo teatro, in gran parte scavato bensì, ma esistente ancora sotterra, sul quale sono stati fatti da sopra Resina degli scavamenti, cioè un pozzo perpendicolare, che cade sopra de' gradini, su de' quali il popolo spettatore sedea una volta (in guisa che oggi bisogna discendere, dove prima si perveniva ascendendo, una gran scala, e delle grotte, le quali conducono ne' corridoi, ne' vomitorj, nel proscenio, dietro il teatro, ed in varie parti di quest'edificio. Gli scavamenti suddetti formano una specie di laberinto, e non mostrano, che alcune parti del teatro. Ho già indicato che il masso, che lo cuopre ha circa 60 piedi di spessezza, incominciando dal piano inferiore del proscenio, ch'è quello della città distrutta, sino al suolo superiore, sul quale si vede oggi edificata Resina. La sommità, nulladimeno, del teatro si ritrova assai più giù a questo suolo, giacendo circa 30 piedi sotterra.

Come è stato scritto tante volte ch'Ercolano fu coperta da una pioggia di ceneri, l'altezza per l'appunto del teatro, ch'è di circa 30 piedi (alla quale metto eguale quella eziandio degli altri edifici, ciò ch'è vantaggioso per gl'istorici riguardo alla pioggia delle ceneri) è quella, che deve indicare il sotterramento della città all'epoca del 79, se cioè fu essa distrutta nel tempo di Tito. Vale a dire che questa altezza dovrebbe essere interamente ripiena di ceneri volcaniche. Tutto il dippiù del masso, che giace al disopra del teatro, dal cornicione