Pagina:Lippi - Fu il fuoco, o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano, Napoli, Sangiacomo, 1816.djvu/59

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di varie genesi, che sono ora difficili a distinguere tra loro. Per fare ciò, sarebbe necessario di scavare de' pozzi perpendicolari in tutta l'altezza del masso. Giace questa specie di tufo immediatamente al disotto dello strato precedente. Si scuopre alla fine della scala, che dalla galleria superiore scende nel teatro, e termina al disopra del cornicione del teatro istesso, e propriamente nel luogo, dove dal giorno scende il pozzo sopra de' gradini di questo pubblico edifizio. Il tufo si ritrova ancora (sebbene di specie diversa) nella parte più bassa del teatro, cioè, nella strada pubblica di quei tempi, vedendosi questa ripiena dal tufo, in cui giace seppellito un condotto d'acqua, che scorrea per la città. E come tra queste due specie di tufo, vi sono altri strati intermedj, fatti da sostanze diverse, siccome vedremo in seguito, ne risulta, che le genesi tanto delle due specie di tufo, quanto degli strati intermedj suddetti suppongono reiterate alluvioni, avvenute in epoche differenti. Questo tufo intanto atteso i principj costituenti, è d'una doppia origine; cioè la massa argillosa di esso non è provegnente dal Vesuvio, ma bensi la pomice. Sembra che allora quando le acque spazzando un distretto, in cui giace una gran quantità di pezzi di pomice, non incontra dell'argilla, o della marna calcare, per formare le due specie di tufo volcanico, l'argilloso ed il calcare, depositino le pomici, disponendole in forma di strati di lapillo sciolto. All'opposto si generano ì tufi, allora quando l'acqua incontra una quantità d'argilla, o di marna calcare, per impastare la pomice. Intanto ogni genesi di tufo è dovuta all'acqua, che raccoglie