Pagina:Lippi - Fu il fuoco, o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano, Napoli, Sangiacomo, 1816.djvu/72

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volte, dietro la pioggia di ceneri vantata tanto dalla storia? Se fosse stato così, come le ceneri cadeano dall'alto, i corridoi, i vomitorj, come altresì tanti altri luoghi coperti da volte, che si osservano in Ercolano, avrebbero dovuto ritrovarsi voti. Un'alluvione quindi poté soltanto riempirli; mentre un fluido potea pervenirvi benissimo dalle aperture laterali, strascinadovi dentro le materie, dalle quali vediam oggi detti luoghi ripieni. Intanto ecco come fatti dell'istesso genere, mirabilmente corrispondono tra loro in due luoghi di alluvione. Cioè luoghi coperti da volte si sono ritrovati pieni in Pompei, e luoghi coperti da volte sono stati anche ritrovati ripieni in Ercolano. Impressione d'un seno muliebre ei è ritrovata nella terra, che riempiva la cantina di Tompei, ed impressione d'un volto umano si è ritrovata nel masso pietroso, che riempie i corridoi ed i vomitorj d'Ercolano. Dunque io ho dritto di conchiudere, che un'alluvione sotterrò Pompei, ed un'alluvione seppellì ancora Ercolano.

ll teatro d'Ercolano ha 18 ordini di gradini, su de' quali sedea il popolo spettatore. Ogni gradino ha l'altezza di 14 pollici; altezza totale piedi 21. Il cornicione superiore del teatro si ritrova nove piedi, in circa, al disopra dell'ultimo gradino; in guisa che l'altezza intera del teatro è di 30 piedi. Convien dire che gli altri edificj d'Ercolano aveano presso a poco la stessa altezza tanto essendo quasi quella della contemporanea Pompei, e non essendo 30 piedi un'altezza considerevole, considerata anche l'architettura bassa di quei tempi. Or io ragiono così. Se una pioggia di ceneri seppellì Ercolano,