Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/136

Da Wikisource.
92 malmantile racquistato

5.
Per questo mette mano alla scarsella,
Ov'ha più ciarpe assai d'un rigattiere;
Perchè vi tiene infin la faverella1
Che la mattina mette sul brachiere.
Come suol far chi giuoca a cruscherella2,
Due ore andò alla cerca intere intere:
E poi ne trasse in mezzo a due fagotti
Un par d'occhiali affumicati e rotti.
6.
I quali sopra il naso a petronciano3
Colla sua flemma pose a cavalcioni;
Talchè meglio scoperse di lontano
Esser di gente armata più squadroni.
Späurito di ciò, cala pian piano,
Per non dar nella scala i pedignoni:
E giunto a basso, lagrima e singozza,
Gridando quanto mai n'ha nella strozza.
7.
Dicendo forte, perchè ognun l'intenda:
All'armi all'armi, suonisi a martello:
Si lasci il giuoco, il ballo e la merenda,
E serrinsi le porte a chiavistello;
Perchè quaggiù nel piano è la tregenda,
Che ne viene alla volta del castello;
E se non ci serriamo o facciam testa,
Mentre balliamo, vuol sonare4 a festa.

  1. St. 5 Faverella. Una specie di tórta che mettevasi tra il cinto erniario (brachiere) e l’ernia, come rimedio di quel male. (Nota transclusa da pagina 160)
  2. Cruscherella è un giuoco che si fa mescolando molte piccole monete in un mucchio di crusca, del quale fannosi poi tanti mucchietti quanti sono i giocatori. Ognuno fruga nel suo mucchietto, e le monete che trova, son le sue. (Nota transclusa da pagina 160)
  3. St. 6 A petronciano Grosso e paonazzo, come un petronciano o petonciano, che dicesi anche marignano e melanzano: è un frutto di forma ovale; la pianta è del genere dei solani. (Nota transclusa da pagina 160)
  4. St. 7 Sonare. Opposto a ballare qui sta per bastonare, percuotere. (Nota transclusa da pagina 161)