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102 malmantile racquistato

35.
Amostante non solo era sdegnato
Che di suo capo e propria cortesia1,
Senza lasciar che l’uom riabbia il fiato,
Ei volesse attaccar la batteria;
Ma perchè seco aveva concertato,
Ch’egli stesso, che sa d’astrologia,
Vuol, prima che ’l nimico si tambussi,
Veder che in Cielo sien benigni influssi.
36.
Omai la fama, che riporta a volo
D’ogni intorno le nuove e le gazzette,
Sparge per Malmantil, che armato stuolo
Vien per tagliare a tutti le calzette2.
Già molti impauriti e in preda al duolo,
Non più co’ nastri legan le scarpette,
Ma con buone e saldissime minuge,
Perchè stien forti ad un rumores fuge.
37.
In tal confusïone, in quel vilume3,
All’udir quei lamenti e quegli affanni,
A molti ch’eran già dentro alle piume,
Lo sbucar fuori parve allor mill’anni:
Chi per vestirsi riaccende il lume,
Perocch’al buio non ritrova i panni;
Chi nudo scappa fuori, e non fa stima
Che dietro gli sia fatto lima lima4.

  1. St. 35. Propria cortesia. Senza che altri ne lo richieda. (Nota transclusa da pagina 164)
  2. St. 36. Calzette. Gambe; e intende ferire in genere. (Nota transclusa da pagina 164)
  3. St. 37. Vilume. Volume; viluppo, tafferuglio. (Nota transclusa da pagina 164)
  4. Fare o Dir lima lima. Beffare. È un detto insieme e gesto che i bambini si fanno, fregandosi in punta gl’indici delle due mani. (Nota transclusa da pagina 164)