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quinto cantare 175

38.
Un par d’occhiacci, orlati di savore1,
Così addosso ad un tratto gli squaderna,
Che par quando il Faina2 alle sei ore
In faccia mi spalanca la lanterna;
E medïante3 un certo pizzicore
Ch’ei sente al collo, i pizzicotti alterna,
Ond’alle dita egli ha fatti i ditali4
D’intorno a innumerabili mortali.
39.
Non tanto s’abburatta5 per la rogna
E pe’ bruscol che vanno alla goletta6,
Quanto che dir non può quel che bisogna,
Ch’ei tartaglia e scilingua anche a bacchetta7.
Qual il quartuccio8 le bruciate fogna,
Nè senza quattro scosse altrui le getta,
Tal si dibatte, e a vite fa9 la gola
Ogni volta ch’ei manda fuor parola.
40.
Bu bu bu bu, comincia, chè ’l buon giorno
Vorrebbe dar al cavalier, ch’ei tiene
Il corrier, medïante il suon del corno,
Del popol d’Israel ch’or va or viene.
Van le parole a balzi e per istorno10,
Prima ch’al segno voglian colpir bene:
Pur pinse tanto, che gli venne detto:
Buon dì, corrier: che nuova c’è di Ghetto?

  1. St. 38. Savore è un intingolo fatto di pane e noci peste sciolte nell’agresto. Qui intende cispa. (Nota transclusa da pagina 232)
  2. Faina fu un certo caporal di birri. (Nota transclusa da pagina 232)
  3. Mediante. Qui, stante, a cagione di. (Nota transclusa da pagina 232)
  4. I ditali. Qui, le punte delle dita. (Nota transclusa da pagina 232)
  5. St. 39. S’abburatta. Si dimena, si dibatte. (Nota transclusa da pagina 232)
  6. Goletta, Estremità dell’abito da uomo intorno alla gola, ove s’affollano questi bruscoli, che sono gli stessi innumerabili mortali nominati di sopra. (Nota transclusa da pagina 232)
  7. -Scilinguare a Bacchetta è avere il comando e ’l dominìo dello scilinguare: e per conseguenza essere il capitano e l’antesignano degli scilinguatori. (Biscioni.) (Nota transclusa da pagina 233)
  8. Il quartuccio, piccola misura di legno, dicesi che fogna le castagne, quando il venditore ad arte vi lascia degli spazi vuoti: ma poi, sia per far credere che le vi fossero invece pigiate, sia perchè la bocca del detto vaso non è molto grande, il venditore, nel votar la misura, dà quattro scosse. (Nota transclusa da pagina 233)
  9. Fa a vite. Storce la gola. (Nota transclusa da pagina 233)
  10. St. 40. Per istorno. Per rimbalzo, di rimando. (Nota transclusa da pagina 233)