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210 malmantile racquistato

50.
Lasciati i bicchier voti e i piatti scemi,
Vanno al giardino pieno di semente
Di berline, di mitere e di remi
E di strumenti da castrar la gente.
Risiede in mezzo il paretaio del Nemi1
D’un pergolato, il quale a ogni corrente2
Sostien, con quattro braccia di cavezza,
Penzoloni, che sono una bellezza.
51.
Spargon le rame in varia architettura
Scheretri bianchi, e rosse anatomie3;
Gli aborti, i mostri e i gobbi in sulle mura
Forman spalliere in luogo di lumie4;
D’ugna, di denti e simile ossatura
Inseliciate son tutte le vie;
’N un bel sepolcro a nicchia il fonte butta
Del continuo morchia e colla strutta.
52.
Le statue sono abbrustolite e scure
Mummie, dal mar venute della rena5;
Che intorno intorno in varie positure
In quei tramezzi fan leggiadra scena.
Su’ dadi6 i torsi, nobili sculture,
(Perché in rovina il tutto il tempo mena)
Ristaurati sono, e risarciti
Da vere e fresche teste di banditi.

  1. St. 50. In mezzo d’un pergolato risiede il cosi detto Paretaio del Nemi; le forche, così dette, perchè situato in un campo che appartenne alla famiglia Nemi. (Nota transclusa da pagina 279)
  2. Corrente. Travicello. (Nota transclusa da pagina 279)
  3. St. 51. Scheletri bianchi e corpi preparati per l’anatomia (anatomie) spargono i loro rami in diverse maniere. (Nota transclusa da pagina 279)
  4. Lumia è specie, ma qui è posto pel genere degli agrumi. (Nota transclusa da pagina 279)
  5. St. 52. Mar della rena. I sabbioni d’Egitto. (Nota transclusa da pagina 279)
  6. Dadi. Zoccoli delle colonne. (Nota transclusa da pagina 279)