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214 malmantile racquistato

62.
Dice la maga: questa è un po’ ariosa,
Quand’ella vedde simìl precipizio;
Costui ha fatto qualche mala cosa;
Pur non so nulla, e non vo’ far giudizio.
Domanda a Nepo, fattane curiosa,
Tal pena a chi si debba, ed a qual vizio.
Ed ei, che per servirla è quivi apposta,
Prontamente così le dà risposta:
63.
Quei fu zerbino, e d’amoroso dardo
Mostrando il cuor ferito e manomesso;
Credeva il mio fantoccio con un sguardo
Di sbriciolar tutto il femmineo sesso;
Ma dell’occhiate1 sue ben più gagliardo
Or sentene il riverbero e il riflesso;
E com’e’ già pensò far alle dame2,
Dalla finestra è tratto in quel litame.
64.
Si vede un ch’è legato, e che gli è posto
In capo un berrettin basso a tagliere;
E il diavol, colpo colpo da discosto
Con la balestra gliene fa cadere.
Il misero sta quivi immoto e tosto,
Battendo gli occhi a’ colpi dell’arciere;
Che s’e’ si muove punto o china o rizza,
Per tutto v’è un cultello che l’infizza.

  1. St. 63. Ma delle occhiate ecc. Vedi st 61 v. 3. (Nota transclusa da pagina 281)
  2. Pensò che le dame si dovessero gettare dalla finestra per lui. (Nota transclusa da pagina 281)