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undecimo cantare 389

17.
Così tutto arrabbiato come un cane
Piglia un pel collo e scaglialo nel muro,
Di sorta, che disfatto ei ne rimane,
Com’un ficaccio piattolo maturo,
Talchè ’l meschin non mangera più pane
Perciò gli amici suoi a’ quai par duro,
Nè voglion che il ribaldo se ne vanti,
Gli andaron alla vita tutti quanti.
18.
Paion costoro un branco di galletti,
Quando la state a tempo di ricolta,
Intorno a qualche bica uniti e stretti
ognun di loro a bezzicar s’affolta.
Però il gigante fa certi scambietti,
Che te ne svisa quattro o sei per volta;
Infastidito alfin da quel baccano,
Si china ed aggavignane un per mano.
19.
E come la mia serva quand’in fretta
Dee fare il pesce d’uovo1, e che si caccia
Tra man due uova, e insieme le picchietta
Sicchè in un tempo tutte due le schiaccia;
Ei, che dall’ira è spinto alla vendetta,
Sostien quei due, e s’apre nelle braccia,
Poi ciacche! batte insieme quello e questo,
Sicchè e’ diventan più che pollo pesto.

  1. St. 19. Pesce d'uovo. Frittata a cui si dà forma di pesce. (Nota transclusa da pagina 448)