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396 malmantile racquistato

38.
Gira Sperante peggio d’un mulino,
Perch’arme alcuna in man più non gli resta;
Pur trova un tratto un piè d’un tavolino
E Ciro incontra e gli vuol far la festa;
Ma quei preso1 di quivi un sbaraglino,
Una casa con esso a lui fa in testa;
Perchè passando l’osso oltr’alla pelle,
Nel capo gli raddoppia le girelle.
39.
Ritrasse già Perlone un certo matto,
Ch’aveva il naso da fiutar poponi;
E perch’ei nol pagò mai del ritratto,
Però fa seco adesso agli sgrugnoni2;
E dieglien’un sì forte, che in quell’atto
Gli si stiantò la stringa de’ calzoni,
Che qual tenda3 calando alle calcagna,
Scoprì scena di bosco e di campagna.
40.
Tosello, che in fierezza ad uom non cede,
Riesce adesso qui tutto garbato;
Perch’ei risana un zoppo da un piede,
Ch’ognor su quella parte andò sciancato;
Mentre di taglio un sopramman gli diede
In quel che sano avea dall’altro lato,
Che pareggiollo; ond’ei fu poi di quei
Che dicon: qui è mio4, e qua vorrei.

  1. St. 38. Preso ecc. Nel giuoco di sbaraglino Fare una casa, vuol dire Raddoppiar le girelle o rotelline, come nella dama. Girelle poi qui è preso nel senso di Giri di cervello. (Nota transclusa da pagina 450)
  2. St. 39. <span class="errata" title="Sgrugnone">Srugnone. Pugno dato nel viso. (Nota transclusa da pagina 450)
  3. Tenda. Sipario. (Nota transclusa da pagina 450)
  4. St. 40. Qui è mio. ecc. Si dice di quegli sciancati che ad ogni mossa di piede sembrano voler prendere una nuova direzione. (Nota transclusa da pagina 450)