Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/57

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primo cantare 13

35.
Poichè le fratellanze e i complimenti
Furon finiti, a lei fece Baldone
Quivi portar un po’ di sciacquadenti,
O volete chiamarla colazione.
Or mentre ch’ella scuffia a due palmenti1,
Pigliando un pan di sedici2 a boccone,
Si muove il campo, e sott’alla sua insegna
Ciascun passa per ordine a rassegna.
36.
E per il primo viensene in campagna
Pappolone3, il marchese di Gubbiano4:
Colui che nel conflitto della Magna
Estinse il Gallo e seppellì il Germano5.
È la sua schiera numerosa e magna:
E perch’egli è soldato veterano,
Ha nell’insegna una tagliente spada
Ch’è in pegno all’osteria di Mezzastrada6.
37.
Bieco de’ Crepi7, duca d’Orbatello,
Mena il suo terzo8, che ha il veder nel tatto;
Cioè, perch’ei da un occhio sta a sportello9,
Soldati ha preso c’hanno chiuso affatto.
Son l’armi loro il bossolo10 e il randello:
Non tiran paga, reggonsi d’accatto:
Soffiano, son di calca11, e borsaiuoli,
E nimici mortal de’ muricciuoli12.

  1. St. 35. Scuffia Mangia ingordamente masticando con suono delle due ganasce, dette qui palmenti, cioè macine o ruote da molino. Modo basso. (Nota transclusa da pagina 82)
  2. Un pan di sedici quattrini toscani. Un grosso pane. (Nota transclusa da pagina 82)
  3. St. 36. Pappolone. Gran mangiatore: anagramma propriox 1 di Paolo Pepi.
    1. L'anagramma è proprio, quando esprime le qualità della persona. È puro, quando non vi son lettere variate o aggiunte. — In fondo al volume si trova la spiegazione di tutti gli anagrammi.
    (Nota transclusa da pagina 82)
  4. Gubbiano è un castello, ma qui sta per ricordare la voce plebea ingubbiare, che vale empire il ventre. (Nota transclusa da pagina 82)
  5. Magna, Gallo, Germano hanno un doppio senso patente. (Nota transclusa da pagina 82)
  6. Mezzastrada è un’osteria così chiamata, perchè quasi a metà della via, tra Porta alla Croce di Firenze e Rovezzano. (Nota transclusa da pagina 82)
  7. St. 37. Bieco de’ Crepi. Anagr. pr. di Pietro de’ Becci uomo mezzo cieco, e perciò duca di Orbatello. (Nota transclusa da pagina 83)
  8. terzo. Un dato numero di soldati, una tribù. (Nota transclusa da pagina 83)
  9. Stare a sportello si dice del bottegaio che in giorno di festa o mezza festa tiene aperto il solo sportello dell’uscio. Osserva come poi è ben continuata la metafora. (Nota transclusa da pagina 83)
  10. Bossolo qui è Quel vaso che tengono in mano i ciechi per riceverci l’elemosine. (Nota transclusa da pagina 83)
  11. Soffiano, son di calca. Fanno la spia e amano di frequentare le calche. (Nota transclusa da pagina 83)
  12. Nimici de’ muricciuoli, perchè spesso vi danno dentro con le gambe e co’ piedi. (Nota transclusa da pagina 83)