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primo cantare 17

47.
Nanni Russa del Braccio, ed Alticardo
Conducon quei di Brozzi e di Quaracchi1,
Che, perchè bevon quel lor vin gagliardo2,
Le strade allagan tutte co’ sornacchi.
Hanno a comune un lor vecchio stendardo,
Da farne a’ corvi tanti spauracchi:
E dentro per impresa v’hanno posto
Gli spiragli del dì di Ferragosto3.
48.
Gustavo Falbi, cavalier di petto,4
Con Doge Paol Corbi or n’incammina
Gl’incurabili tutti, e ’l lazzeretto,
Gente che uscía di far la quarantina.
Van molti a grucce, in seggiola, e nel letto;
Perchè non son ancor netta farina,
Fan per impresa in un lenzuol che sventola,
Un pappino rampante ad una pentola.
49.
Bel Masotto Ammirato anch’egli passa,
Lindo garzon, d’ogni virtù dotato:
Che può, de’ soldi avendo nella cassa,
Pisciare a letto, e dire: Io son sudato;
Ma per l’ipocondria che lo tartassa,
Ei si dà a creder d’essere ammalato;
Ma e’ mangia, beve, e dorme il suo bisogno,
(Ch’è sino a vespro) e poi si leva in sogno5.

  1. St. 47. Brozzi e Quaracchi, luoghi vicini a Firenze. (Nota transclusa da pagina 85)
  2. Gagliardo è detto quel vino ironicamente. (Nota transclusa da pagina 85)
  3. Ferragosto. Ferie d’Agosto. Celebravano gli antichi le ferie augustali con grandi allegrie, e i Fiorentini festeggiavano pure solennemente i primi due giorni di agosto, per memoria delle due rotte di Monte Murlo (1° agosto 1537 e di Manciano (2 agosto 1554), Ma poichè le dette feste erano quasi dismesse al tempo dell’autore, per questo nomina gli spiragli (spirare, morire), cioè gli avanzi. (Nota transclusa da pagina 85)
  4. St. 48. Gustavo ecc. Ugo Stufa, Balì della Religione di san Stefano, detto per giuoco cavalier di petto dalla croce dell’ordine che portava in petto. L’altro è Iacopo del Borgo. Essendo essi infermicci (non son netta farina) quando l’autore scriveva, si dà loro per insegna un Pappino, cioè portator di pappe al malati dello Spedale. (Nota transclusa da pagina 85)
  5. St. 49. Si leva in sogno. Si leva, sognando che sia ora di levarsi, mentre non è. Ma è detto per iperbole ironica. Vuol dire: si leva a mezzodì, e afferma che s’è trovato in piedi prestissimo perchè sognava di levarsi, e si è levato di fatto. (Nota transclusa da pagina 85)