Pagina:Liriche di Sergio Corazzini, Napoli, Ricciardi, 1935.djvu/126

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ora che ne’ conventi e ne’ collegi
abbassano le lampade.
asciugano le lagrime,
e s’imagina che nel Paradiso
ogni giorno sarà
Domenica;

ora che nei postriboli
le femine si lasciano baciare
cantando
il breve elogio funebre
della verginità;

il Poeta, ebro di morte,
viene a patti
con la Disperazione
che gli offre il domani con tutte
le sue piccole ire sorde,
le sue facili rassegnazioni,
mentre gli ride in faccia
perchè non seppe ancora
morire di fame!