Pagina:Liriche di Sergio Corazzini, Napoli, Ricciardi, 1935.djvu/33

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Oh la piccola bara,
ricordo, i tetri cerei
e gli arazzi funerei,
e poi la folla ignara,

e la dolente, l’organo
molle e profondo, i chini
frati benedettini
che par da terra sorgano

ne la penombra delle
colonne, fra gli altari
fiammeggianti, con varî
aspetti; e le sorelle

candide, per i banchi
lunghi, oranti, soave
coro, ne la lor grave
veste e la corda ai fianchi,

e tu, e tu, mio amore,
piccola, fra le rose
che la mia mano pose
su la fronte, su ’l cuore,

ne le mani conserte,
sopra i piedini lievi
— e tu non le vedevi
con le pupille aperte —