Pagina:Liriche di Sergio Corazzini, Napoli, Ricciardi, 1935.djvu/48

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III.


Su i candelabri, i ceri arsero in pura
fiamma, come due cuori amanti; tutti
arsero, e per un poco su i distratti
avanzi andò la fiamma malsicura.

Nell’aria fu un onda di sepoltura
e il cuore ripensò tutti i suoi lutti,
come il pesco ripensa i dolci frutti
nella feconda estate moritura.

Le rose giovinette, ne la pia
solennità, esalarono la breve
anima; oh gli atti e le preghiere vane!

Quanta tristezza scese nella mia
anima, quando da non soso qual pieve
giunse pei cieli un suono di campane!