Pagina:Liriche di Sergio Corazzini, Napoli, Ricciardi, 1935.djvu/75

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Domani, se riprenderai cammino
curvo e pensoso di un lontano lume
che brilli sulla porta di una casa,
fanciullo, come il tuo sogno divino.
vorrai morire dopo un breve andare,
tanto solo e perduto ti sarai
pellegrino che vai, che vai, che vai
simile al fiume che non trovi mare,
al seme che non possa fecondare
per un suo malinconico destino.

Verranno le sorelle a riguardare
su la soglia deserta se non torni,
dolce il fratello dei lontani giorni
ancora e sempre... e non potrai tornare.