Pagina:Liriche di Sergio Corazzini, Napoli, Ricciardi, 1935.djvu/76

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SONETTO


A Suor M. di Gesù.


Sorella, dolce riguardare il chiostro
che le vestite d’umiltà rinchiude,
oggi che aprile giovinetto illude
soavemente ogni martirio nostro!

E caro m’è pensar dov’io mi prostro
Gesù trafitto per le membra ignude
e ancor vorrei peregrinare in rude
saio e domar mie carni a più d’un rostro.

Vorrei morirmi di melanconia,
vedovo di un desiderio, solo,
con l’altissimo sogno che mi tiene,

e le anime, sorelle in questa mia
doglia infinita di levarmi a volo,
dissetare col sangue delle vene.