Pagina:Liriche di Sergio Corazzini, Napoli, Ricciardi, 1935.djvu/78

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ALLA SERENITÀ



Io t’ò nel cuore e tu, sole, mi scaldi
e le cose non oggi allo sfacelo
imminente rassegnansi: che cielo,
oggi! e che squilli! Nunziano gli araldi

giovinetti l’avvento che sognai?
Come tutto è soave, come tutto
mi canta in cuore! non m’hai tu costrutto
un nido nei novissimi rosai?

Stelle! che gioia! Quanto cielo e quanti
voli s’io chiuda gli occhi alla freschezza
di questa sera piena di dolcezza,
accolgo in essi ancor tristi di pianti!

Pianti lontani come le tue, nonna,
favole buone, come le mie pure
notti, oh, quiete delle creature
che una fata protegge e una madonna!