Pagina:Lo zuavo.djvu/10

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compatriota. In faccia del nemico la cosa cambia di aspetto. Qui non è il caso; posso evitare un delitto, e Dio mi darà, spero, la forza ed il coraggio necessario per adempiere al mio dovere. Solamente ti esorto di lasciarmi accomodar la cosa senza mischiartene.

«Non capiva in qual modo si adopererebbe per eseguire il suo disegno, tuttavia non dubitava che vi sarebbe facilmente pervenuto. Dopo alcuni istanti aperse il suo libro e vi lesse colla sua voce simpatica e sonora i versetti sottolineati nel mio, che voglio leggere, e forse per la centesima volta, perchè questa scena, per quanto diversa dalla prima, non si cancellerà mai dalla mia memoria: «Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se alcuno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; perciocchè il tempio del Signore è santo, il qual siete voi» (1 Cor. iii, 16, 17). «La carità è lenta all’ira, è benigna; la carità non invidia, non procede perversamente, non si gonfia; sofferisce ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sostiene ogni cosa» (1 Cor. xiii, 4, 7). «E in somma, siate tutti concordi, compassionevoli, fratellevoli, pietosi, benevolienti; non rendendo mal per male, od oltraggio per oltraggio; anzi, in contrario, benedicendo; sapendo che a questo siete stati chiamati, acciocchè crediate la benedizione» (1 Pietro iii, 8, 9). «Non fate le vostre vendette, cari miei; anzi date luogo all’ira; perciocchè egli è scritto: A me la vendetta; io renderò la retribuzione, dice il Signore. Se dunque il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; perciocchè, facendo questo, tu raunerai de’ carboni accesi sopra il suo capo. Non esser vinto dal male; anzi vinci il male per il bene» (Rom. xii, 19-21).

«Poi Marty pose il suo libro sulla tavola, ed inginocchiandosi, domandò a Dio col massimo fervore di voler