Pagina:Lorenzo Mascheroni - Poesie edite ed inedite, Pavia, 1823.djvu/57

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     A suo piacer rigeneri, e distrugga
     Chimica forza: a le tue dotte brame
     310Affrettan già più man le belle prove.
     Tu verserai liquida vena in pura
     Liquida vena, e del confuso umore
     Ti resterà tra man massa concreta,
     Qual zolla donde il sole il vapor bebbe.
     315Tu mescerai purissim’onda a chiara
     Purissim’onda, e di color cilestro
     L’umor commisto appariratti, quale
     Appare il ciel dopo il soffiar di coro.
     Tingerai, Lesbia, in acqua in bruno acciaro,
     320E a l’uscir splenderà candido argento. 32O

Soffri per poco se dal torno desta
     Con innocente strepito sù gli occhi
     La simulata folgore ti guizza.
     Quindi osò l’uom condurre il fulmin vero
     325In ferrei ceppi, e disarmò le nubi.
     Ve’ che ogni corpo liquido, ogni duro
     Nasconde il pascol del balen: lo tragge
     Da le cieche latebre accorta mano,
     E l’addensa premendo, e lo tragitta,
     330L’arcana fiamma a suo voler trattando.