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298 | xvii - rime varie o di dubbia autenticitá |
Non t’incresca l’aspettare,
ch’io non sono, amante, il corbo;
quand’ho tempo, io so tornare,
né formica son di sorbo.
Non è ver che Amor sia orbo,
anzi vede insino a’ cori:
non vorrá che questi fiori
sempre mai stieno a bocío.