Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.2, Laterza, 1914.djvu/89

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xi - la rappresentazione di san giovanni e paolo 83

     Quando il partito d’ogni parte punga,
né sia la cosa ben secura e netta,
io ho sentito dir che il savio allunga
e dá buone parole, e tempo aspetta.
Benché il mio ingegno molto in su non giunga,
padre, io direi che tu me gli prometta:
d’assicurarlo ben fa’ ogni pruova,
e poi lo manda in questa impresa nuova.
     Benché forse io parrò presuntuosa,
fanciulla, donna e tua figlia, se io
ti consigliassi in questa ch’è mia cosa,
prudente, esperto e vecchio, padre mio;
tu gli puo’ dir quant’è pericolosa
la guerra in Dacia, e che ogni suo disio
vuoi fare; e, perché creda non lo inganni,
per sicurtá da Paulo e Giovanni.
     Questi statichi meni, acciò che intenda
ch’io sarò donna sua, da poi ch’e’ vuole;
e d’altra parte indietro lui ti renda
Attica, Artemia, sue care figliuole.
In questa guerra vi sará faccenda,
e ’l tempo molte cose acconciar suole.

Costantino:


Figlia, e’ mi piace assai quel che m’hai detto:
son lieto, e presto il metterò ad effetto.

Da sé, mentre che ritorna da Gallicano:


     Laudato sia colui che in te spira
bontá, prudenzia, amor, figliuola mia.
Io ho giú posto la paura e l’ira,
e cosí Gallican contento fia;
l’onor fia salvo, il qual drieto si tira
ogni altra cosa, sebben cara sia.