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124 l’argentina e gli italiani

del dolore che esso provoca è italiano. Le masse degli umili, dei poveri — che sono disgraziatamente le masse dei nostri emigranti — pagano di borsa e di persona le spese di tanti errori.

E quale rimedio si escogita? Quello di fomentare nuova immigrazione! È come se per salvare una nave in pericolo si tentasse d’aumentare il numero degli imbarcati! La nave argentina è buona ed ha in sè la forza di salvarsi; ma è necessario che dal ponte di comando si veda la rotta, che si sondi il pericolo, si fugga dai paraggi torbidi e tempestosi. Il mare libero è là, infinito, luminoso, splendido, che invita a correrlo verso i lontani lidi d’una migliore civiltà, ai quali gli altri Stati volgono la prora in una gara sublime. Su via, una forte mano al timone, e si viri di bordo!