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ANDANDO ALL'ESTANCIA.1

San Jacinto de Mercedes (Argentina).

Sono arrivato a Mercedes di notte, dopo tre ore di ferrovia a traverso una campagna ignota, della quale nel buio intuivo l'immensità uniforme, come si sente l'immensità del mare navigando nell'oscurità e nella calma.

Nel compartimento, pieno di ricca gente di campagna che tornava all'estancia dagli affari di Buenos Aires, si fumava e si gridava. Con una vivacità tutta argentina, la discussione s'era fatta generale; la crisi delle lane, la chiusura dei mercati inglesi ai bestiami argentini, la questione cilena, la guerra boera, fornivano argomenti inesauribili. Ogni tanto dai finestrini spalancati entravano dei buoni soffî di vento fresco, ristoratore, impregnato del sano odore del fieno, che dissipavano il fumo azzurro delle sigarette e, come per incanto, sedavano le conversazioni. Pareva che dalla campagna arrivassero delle folate di silenzio. La discussione talvolta nasce dal caldo come una fermentazione di parole.

  1. Dal Corriere della Sera del 22 giugno 1902.