Pagina:Mainati - Dialoghi piacevoli in dialetto vernacolo triestino, Trieste, Marenigh, 1828.pdf/102

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nuestri, la glèsia jera serada, perzè i franzes combatèuem contra de lori, e dopo che ham fata la capitulaziom ai trenta de nouember, ai trentaùm ze tornada ìn zità la zent che jèra zuda per lis campagnis per tema, e al primo de dezembre i franzes che jerem ín Castièl ham da lizenzia de auiàrze la glèsia per la festa de Sam Zust ai doi de dezembre. In chel di xem uignudi i deuoti colis torzis impizàdis a la funziom per ringrazià el Sant Protetor, che col ajut de Dio hau liberà Triest dai Franzes; e dopo dal am milotozènt e disnou in sina al milotozent e uintitrèi sou sempre cressudi i deuot a poch, a poch, che aimò xem squasi doizènt, che uègnem còlis torzis a lis funziòm grandis del Santìssem Sagrament.

austriaci, la chiesa era serrata, perchè i francesi combattevano contro di coloro, e dopo fatta la capitolazione, alli trenta di novembre, ritornarono in città ai trent’uno tutti quegli abitanti, ch’eransi riffuggiati nelle campagne per timore; al primo di decembre li francesi ch’erano nel Castello diedero il permesso di aprire la chiesa per celebrare la festa di San Giusto alli 2 del detto mese. In quel giorno sono venuti dei devoti per assistere alla funzione con torce accese, e ringraziare il Santo Protettore, che coll’ajuto di Dio avea liberato Trieste dai francesi; e poi dall’anno milleottocento diecinove fino al milleottocento ventitre sono sempre cresciuti li divoti a poco, a poco, ed ora sono quasi duecento, che intervengono colle to-