Pagina:Mantegazza - Un giorno a Madera, 1910.djvu/9

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Gli stewards, gli ufficiali pregavano i parenti e gli amici a voler scendere, ed i marinaj con minor cortesia li spingevano giù dalle scale; ma cedendo all’ammonizione facevano pochi passi addietro e rigiravano poi nel labirinto dei bauli e dei cordami per ritornare ad un saluto più lungo, ad un bacio più ardente; e sulle fragili scale del Thames una catena di braccia e di corpi che si stringevano e si facean violenza crudele per distaccarsi, si componeva e si riannodava fra gli spintoni brutali dei marinaj. Convenne che la campana secca e inesorabile toccasse alla partenza; convenne che il Thames, indispettito per tanta indisciplina, muovesse le sue ruote, perchè l’amaro distacco avesse luogo, perchè si vedesse sui due vapori, così disuguali di mole e così vicini, una plejade di braccia e di moccichini che si cercavano, si salutavano, si rimandavano col pianto e colle grida mille saluti, mille affetti, mille desiderii.

Il vaporetto ci accompagnò ancora, volendo gareggiare col Thames: pareva che tutto quel pianto e quell’agitar di braccia e quei tenerissimi saluti facessero raddoppiare la forza dei suoi movimenti, e scivolava e correva nel solco glauco e spumeggiante che il nostro vapore apriva nelle onde del mare inglese. E finchè ognuno potè riconoscere il volto dei suoi cari in mezzo a quel tramestio di gente; e finchè più lontano ancora il cuore potè discernere qual fosse il cuore che agitava il moccichino, il nano accompagnò il gigante, e poi virò di poppa e si diresse verso la costa. Allora un grido lontano, un’armonia straziante di singhiozzi e di angoscia si sentì per l’ultima volta e si perdette nel ciclopico martellar della macchina, che andava conquistando l’oceano colle sue ruote smisurate.

Io contemplava e meditava tristi cose. I miei compagni di viaggio si erano subito divisi in due schiere, quasi invitati da un muto cenno di comando. I più erano a poppa, i meno a prora.

I primi, accalcati dietro il timone sull’ultimo lembo della nave, non potevano distaccarsi dalla terra che l’ochio poteva chiamar ancor sua. Essi volevano fino all’ultimo momento raccogliere le voci e i profumi del-