Pagina:Manuale del dilettante del caffè.djvu/80

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tutto ciò che avremmo potuto scrivere su tale argomento; pensiamo ch’esso piacerà ad alcuni dei nostri leggitori.

Li 13 Aprile 1786, l’ab. Delille era a pranzo in casa Marmontel, suo confratello; parlavasi delle molte piccole cose ch’un valent’uomo era obbligato di sapere nel mondo, per non correr pericolo di esservi beffato. Sono innumerabili, disse Delille, e ciò che infastidisce si è che tutto lo spirito del mondo non basterebbe per far indovinare tutte queste minuzie. Non ha guari, soggiunse, l’ab. Cosson, professore di belle lettere nel collegio Mazarin, parlavami d’un pranzo a cui egli si era trovato alcuni giorni prima, con personaggi di corte, cordoni bleu, marescialli di Francia, in casa l’ab. de Randovilliers, a Versailles. «Scommetto, gli dissi, che voi siete ivi caduto in cento incongruenze. „ — „ Come mai! rispose vivacemente l’abate Cosson assai