Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/188

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178 conc. gen. dell’equil. econ. [§ 87-90]

Fig. 11.cioè il primo trasformerà a b di A in b d di B: ed il secondo trasformerà a' b' di A in b' d' di B. Facciamo le somme delle quantità così trasformate, ed avremo che, tra tutti due, i consumatori trasformeranno AB di A in BD di B; percorrendo un sentiero parallelo a a d, a' d'. Si può quindi, invece di quei due consumatori, considerarne uno solo che percorre quel sentiero AD. Lo stesso ragionamento vale per un numero qualsiasi di consumatori, i quali si possono sostituire da uno solo fittizio, e che li figura nel loro insieme.

88. Pei produttori si può fare lo stesso, ma solo ove si trascurino le modificazioni che il loro numero può portare agli ostacoli.

89. Tipi dei fenomeni riguardo ai produttori. — Come pei consumatori, si debbono considerare i tipi (I) e (II), a cui si può aggiungere il tipo (III). Le caratteristiche sono le stesse. Il tipo (I) è sempre quello della concorrenza; ma vi è differenza tra la concorrenza dei consumatori e quella dei produttori.

90. L’equilibrio. — Come abbiamo veduto (§ 27); l’equilibrio ha luogo quando i movimenti fatti leciti dai gusti sono vietati dagli ostacoli, e viceversa. Il problema generale dell’equilibrio si scinde quindi in tre altri, cioè: 1.° Determinare l’equilibrio riguardo ai gusti, 2.° Determinare l’equilibrio riguardo agli ostacoli, oppure riguardo ai produttori. 3.° Trovare un punto comune dei due equilibri parziali, il quale sarà un punto dell’equilibrio generale.