Pagina:Manzoni - La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859, Milano, 1889.djvu/30

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10 a. manzoni

3.° il nesso di queste cause con gli effetti ugualmente indicati;

non sono, come s’è già accennato, cose tanto semplici, che le prove di essi si possano annunziare anticipatamente, con poche e concise generalità, come s’è potuto per quelle che riguardano la Rivoluzione Italiana. Ma, se non e’ inganna una preoccupazione ben involontaria, le prove s’andranno svolgendo, mano a mano, dalla serie de’ fatti. E, se abbiamo a dir tutto, ci pare che, anche dal confronto medesimo, questa prima parte possa ricevere qualche nova luce, in quanto una evidente diversità d’effetti, non solo induce ragionevolmente a supporre delle cause diverse, ma può servir di guida a riconoscerle.

Non dobbiamo dissimulare il pericolo di parzialità che s’incontra naturalmente nel parlar di cose del proprio paese, e che si raddoppia quando si tratti d’un paragone con altri paesi. Ma è uno di que’ pericoli che si schivano col temerli, e con lo starne continuamente in guardia, come cercheremo di fare. E, del resto, ci sono, pur troppo, nella cosa stessa due gran preservativi contro de’ vanti immoderati. L’uno, che, alle inveterate miserie e alle sempre più manifeste vergogne dell’Italia, si deve e il suo proposito di volere la liberazione, e la concordia nell’operarla; l’altro, la parte, e parte essenziale, che c’ebbe un potente e generoso aiuto straniero.

E se anche la nostra nova vita nazionale fosse in tutto dovuta a questo, a che gioverebbe il negarlo ? Ma che dico? l’ipotesi stessa è assurda. La