Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/232

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Palumbo

battendo il pugno sulla carta da rotta:

No! No! No! Non si entra qui. Non posso ricevervi. Non accetto deputazioni. Ritiratevi, scendete, e, uno per volta, mandatemi la vostra carta da visita. (Alzando la voce) Che nessuno rimanga sul ponte di comando! Vi è un cancello con una scritta: Riservato al comando! Chi non sa l’italiano lo impari!

Brusio di persone che parlottano allontanandosi.

Wull

sollevando la portiera di cuoio, con tono umile e presentando la carta da visita:

Signor comandante...

Palumbo

Buon giorno, signor Wull. Mi dispiace. So già ciò che lei desidera. Non posso transigere. Ordini superiori mi vietano di lasciare sbarcare Sua Altezza Simonetta a Montevideo. Gradisca...

Wull

Scusi, signor comandante. Mi permetta di dirle due parole. Io penso che si fanno molte cose più o meno giuste a bordo, tutte a sua insaputa.

Palumbo

No! Signor Wull, sono informatissimo, sempre, giorno e notte.

Wull

In nome dell’ordine hanno vietato a Sua Altezza di parlare con noi e l’hanno imprigionata.


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