Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/58

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Kabango

Perché mi dici questo?

Mabima

Non temere. Le pelli sacre son li. Le custodisco io.

Kabango

rasserenandosi:

Sono convinto che se non fossi il creatore del Sinrun tu non mi ameresti come mi ami.

Mabima

Prima ti amai così perché eri il Capo di tutti.

Ora ti amo perché sei tu, tu, con i tuoi occhi distratti e crudeli e con la tua bocca che mi piace tanto! Vorrei essere con te fuori dalla vita, come due raggi, come due brusii d’insetti.

Kabango

Si, si... Ma non posso immaginarmi fuori dal dovere che mi sono imposto: redimere la mia razza!

Mabima

Quanto sono piccola, io, davanti al tuo dovere. Devi disprezzarmi...

Kabango

No, no, Mabima... Ti amo, e ti ho spesso ammirata, come nell’ultima lotta, quando ti svincolasti coraggiosamente dai miei nemici e li mordesti coi tuoi denti.

Coprendo il viso di Mabima di baci affettuosissimi:

Mi piaci, Mabima, ti ho scelto fra tutte. Sei la più bella, sei l’unica, e ti porterò con me senza fermarmi. Mi piace


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