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Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. I, 1975 – BEIC 1869702.djvu/202

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ARGOMENTO

Giunto a l’albergo de’ vezzosi inganni
il bell’Adon, là dov’Amor s’annida,
gli conta Amor, che lo conduce e guida,
le fortune di Psiche e i propri affanni.




1.È di dura battaglia aspro conflitto
questa, che vita ha nome, umana morte,
dov’ognor l’uom con mille mali afflitto
vien combattuto da nemica sorte.
Ma fra l’ingiurie e fra i contrasti invitto
non però sbigottisce animo forte,
anzi contr’ogni assalto iniquo e crudo
s’arma e difende, e sua virtù gli è scudo.

2.Talor ne tocca la paterna verga,
ma ’l suo giusto rigor non è crudele;
anzi perché la polvere disperga
ne scote i panni, e porta in cima il mèle.
Non desperi mai sì che si sommerga
chi per quest’Ocean spiega le vele,
ma de’ flutti e de’ venti al fiero orgoglio
faccia un’alta costanza àncora e scoglio.