Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. II, 1977 – BEIC 1871053.djvu/264

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ARGOMENTO

Scopre al suo Vago con astuto ingegno
Cipria i passati casi; il mena al loco
de’ primi amori; indi a Galania in gioco
muta la forma, a lui promette il regno.

1.In quest’Egeo, dov’ha Fortuna il regno,
di procelle guerriere instabil campo,
ben che non scopra il combattuto legno
di pacifica stella amico lampo,
non diffidi giá mai costante ingegno
d’agitato nocchier di trovar scampo,
ma speri pur da destra luce scòrto
di prender terra, e ricovrarsi in porto.

2.La calma a la tempesta alfin succede,
cedono alfin le nevi a le viole,
segue la notte il chiaro giorno, e riede
dopo le nubi e le tempeste il Sole.
Spesso del pianto è la letizia erede,
cosí stato quaggiú mutar si suole:
con tai leggi Natura altrui governa,
e le vicende sue nel mondo alterna.