Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. II, 1977 – BEIC 1871053.djvu/378

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199.Per meraviglia inusitata e strana
di duo semi difformi informe ei nacque.
Fu d’un Can generato, e d’una Nana,
la qual a forza a Tananai soggiacque.
Di Feronia ella fu maggior germana,
Feronia, ch’ai garzon tanto dispiacque
e tanta giá nel mal noia gli accrebbe
mentre chiuso in prigion la Maga l’ebbe.

200.Cinisca ell’avea nome, a la cui mano
lo scettro s’attcnea de’ Cappadoci.
Venne a metterle campo il fier Turcano,
Tiranno giá de’ Tartari feroci;
ed avendola un tempo astretta invano
con lunghi assedii, e con battaglie atroci,
alfin pensò Tinespugnabil terra
per froda conquistar, se non per guerra.

201.Trattò seco alleanza, e voler finse
di giá nemico divenir marito,
persuase, promise, e la sospinse
con lettre e messi a credere al partito,
e con sacri protesti il patto strinse
e strinse il coniugal nodo mentito,
per trovar via da disfogar lo sdegno,
ed occupar con tal inganno il regno.

202.Fu dal falso imeneo placato Marte,
onde a dura tenzon pace successe.
La misera lo stato a parte a parte
e la persona al Barbaro concesse.
Ma dapoi che ’l fellon con sí nov’arte
la Donna ottenne, e la cittate oppresse,
scherni con ingratissima mercede
il fatto accordo, e la giurata fede.