Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. I, 1911 – BEIC 1872860.djvu/217

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con tanto zelo affaticata intorno al trattato di questa pace, agevolando e col sapere e col potere la maggior parte di quegl’intoppi che la rendevano difficile.

Passo parimente le doti dell’arte, delle quali V. E. ha tanta parte quanta le basta. Poiché se si tratta della teorica, ancorché non le conceda tanto d’ozio la moltitudine delle sue gravi occupazioni che possa totalmente darsi agli studi , egli è ben però tanto quel che negli anni suoi piú giovani ha letto ed imparato che non ignora le cose necessarie, come la notizia delle leggi civili e militari, l’industria da procacciar mezi sufficienti per condurre a fine i disegni, ed il discorso da saper convenevolmente ragionare delle materie occorrenti quando conversa con letterati.

Ma tutto ciò è nulla, paragonato alla naturai perspicacitá del suo acutissimo ingegno, la quale arriva a tanto che piú d’una volta, discorrendo, ha saputo con pronti ed arguti motti confondere uomini scienziati e vecchi professori d’ogni dottrina.

Se si parla poi della pratica, chi meglio di V. E. si può dire essercitato? In pace altro da un tempo in qua non ha Ella giamai fatto che governare Stati, regger popoli e trattar maneggi importanti. Ed in guerra, dove sopra tutto è necessaria la speranza, non è chi non sappia le grandi ed urgenti occasioni che le si sono del continovo presentate di farsi pratica ed esperta, particolarmente in queste fluttuazioni della Francia.

Vengo adunque alle doti della natura: né tra queste intendo d’annoverare la nobiltá, sapendo ch’ Ella, quantunque nata di chiarissima casa, piú nondimeno si pregia della nobiltá della virtú che di quella della stirpe, essendo l’una semplice dono del caso e l’altra assoluto effetto della fatica e dello studio umano. Ed avendo Y. E. con le proprie azioni egregie ed illustri accresciuto tanto di splendore all’antica luce della sua famiglia, congiungendo l’uno con l’altro ornamento si è fatta degna di doppia loda. Parlo solo de’ doni dell’animo, i quali consistono nelle virtú morali, cristiane ed eroiche. E qui, per non essere rincrescevolmente prolisso, non occorre far distinto catalogo di tutti gli abiti virtuosi di V. E. apparte apparte.