Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. I, 1911 – BEIC 1872860.djvu/220

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rompere i ghiacci, ad aprire i passi stretti, ad agevolare i dubbiosi; ciò valse per un gagliardo sprone agli altri, che, stimulati dall ’efficace invito delle sue prove, si mossero ad imitarla e per la traccia dell ’orme sue s’apersero la strada alla vittoria.

Ma lasciando da parte il discorrere con diffuso racconto di tutte le virtú che si verificano in V. E., ini basterá ricordarne solo due principali, nelle quali Ella eccede singolarmente e con le quali si sa legare eri obligare gli animi di tutti coloro che usano domesticamente seco. E queste sono veritá e stabiltá, parti che tanto piú sono da stimarsi, quanto piú di rado si sogliono o^^kli praticare nel mondo.

La bugia e dislealtá del prencipe è mancamento bruttissimo, percioché, rappresentando egli l’imagine e la voce eli Dio in terra ed essendo Iddio (come disse di sua propria bocca) somma veritá, lá dove il diavolo allo ’ncontro è padre della menzogna, si come essercitando quella (per detto eli Pittagora e di Demostene) si accosta alla divina somiglianza, cosí incorrendo nel difetto di questa (per giudicio de’ padri santi) partecipa della diabolica.

Epaminonda tebano fu tanto severo cultore della veritá che né pur da scherzo volse mentire giamai. Ed Alfonso re d’Aragona diceva dover tanto valere un semplice motto d’ un prencipe quanto il giuramento d’un privato. Ma né a questo né a quello nell ’esser veridico cede punto Y. E., la qual per ordinario costume non dá parole ma fatti, promette poco ed opera molto, anzi non promette ma opera, ed opera non per ostentazione d’applauso o per altro interesse ma solo per istimulo di virtú. E perciò assai volte nel favorire altrui fa ufici segreti né si cura di ringraziamenti o d’ossequi, anzi bene spesso ha beneficati i nemici istessi e genti ingrate, che poi con indegno contracambio l’hanno orditi tradimenti c machinate congiure, benché invano e con effetto molto diverso da’ disegni loro. Anzi i denti della invidia hanno fatto ufficio di lime in raffinar la sua gloria, e i fossi della malignitá sono stati come tanti venti in raddoppiar luce a’ suoi onori, poiché, altrui malgrado, altro fine non hanno conseguito le lor persecuzioni che farla sempre di giorno in giorno crescere in maggior grado d’essaltazionc.