Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. I, 1911 – BEIC 1872860.djvu/240

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donde hanno tolto «a san Francesco» e posto «zingaresco», senza alcun proposito, potendovi piú tosto mettere i punti, ché sarebbe stato inteso per discrezione. Vi sono stati aggiunti de’ madriali di cotesti vostri Petracci che per tutto si ficcano senza mio consentimento. Io non dico che non sien boni e belli, ma s’io volessi appiastricciar sonetti e madriali ne’ miei libri, non me ne mancherebbono le migliaia.

Vi dico liberamente che l’opere che io mando desidero che si stampino nella maniera appunto ch’io le mando e non di vostro capriccio; e perciò levate via quel madriale subito in ogni modo, e trovate con esso lui qualche scusa accioché non mi resti nemico. Vi sono poi certi granchi tanto grossi che sono insopportabili, come a carta 1 8 , nella Danae di Ferraro Finzoni, dove dice «prezioso grembo» vuol dir «nembo», perché altrimente la rima sarebbe replicata.

Io so che voi siete uomo da bene e che non vi avete tanta colpa, ma non voglio che la vostra bontá abbia a nocere al mio onore. Giá la Sampogna era copiata ed io era in procinto di mandarla per lo primo corriero, ma la rabbia che mi ho presa dello stroppio di questo libro mi ha fatto mutar pensiero. Ho risoluto di stamparla qui in Parigi e si comincerá, piacendo a Dio, fra due giorni. In ogni modo per voi è tutto l’ istesso, perché subito impressa vi manderò la prima copia e voi la ristamparete costi, se vorrete; né lascerò per questo di farvi ogni servigio possibile, salvo la mia riputazione. Quando sarò poi in Italia, piacendo a Dio, ristamparete tutte I’opere insieme corrette da me; ma mentre ch’io son lontano mi perdonarete che non farò piú simili pazzie. So che la Galeria non riuscirá conforme all’aspettazione solo per difetto della stampa, ma spero d’emendare il mancamento con gl’idilli della Sampogna, che per la sua varietá e per contener cose narrative sará molto piú dilettevole.

Delle qualitá del signor Numidio Paoluzzi io son molto meglio informato di voi giá molti anni fa: so il suo valore ed a quanto arriva il suo ingegno. Ho ambizione che parli onorevolmente di me e me ne glorio oltremodo, assicurandolo che