Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. I, 1911 – BEIC 1872860.djvu/274

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avertendo ch’io voglio le figure intiere, proporzionate però alla piccolezza de’ quadri.

Fatti che saranno, la priego ad esser cauta nel mandargli ben condizionati, o per via del conierò, consegnandogli a lui con assicurarlo ch’io qui lo contenterò bene, ancorché bisognasse pagarli costi il porto, quale io le rimborserò subito; overo raccomandandogli all’ illustrissimo signor Giorgio Contarmi, che per amor mio si prenderá cura d’ indrizzargli qua a questo eccellentissimo ambasciatore, come ha fatto il fagottino; overo inviandogli a Lione in mano del signor Giovanni Guinigi gentiluomo lucchese, avvisandolo però prima, a cui scriverò anch’io per questo affare lettere particolari. Di grazia, non manchi d’essere diligente accioché non si perdano, ed all’incontro mi comandi in ciò che vaglio per suo servigio da queste bande.

Della stampa della Galeria non occorre piú parlarne, poiché ogni volta che me ne ricordo mi raddoppia il dispiacere, e voi stesso avete potuto conoscere dalla nota degli errori s’io ho ragione di querelarmi. Fusse pure uscita la prima impressione ben corretta! che dell’altre non mi curerei. Ma intendo che il Bidelli giá la ristampa in Milano, e cosí credo che si fará in altre parti d’Italia, ed oltre i primi errori vostri se ne faranno degli altri nuovi; talché quel libro diverrá una babilonia di confusione, ed io arrossisco che doppo tanti anni, quando il mondo aspettava da me qualche cosa di buono, abbia veduta comparire una scioccheria, né so come potrá saldare la mia riputazione. Vi priego, se ve ne sono ancor rimase delle copie in bottega, che le mandiate di qua da’ monti, dove non si ha cognizione delle delicature della nostra lingua, perché a dispensarle in Italia è una vergogna. Mi scrivono di Roma che la vogliono proibire, per esservi dentro que’ sonetti fatti al Mortola . lo non credo che ne seguirá l’etTetto, perché non vi è espresso il nome. Ma voglio avvertirvi in ogni caso, quando si facesse un tal motivo, a levargli via, poiché non son se non quattro ed il libro può star benissimo senza essi; cosí parimente, se per avventura F inquisitore facesse difficoltá in qualche altro di que’ componimenti burleschi, a dargli sodisfazione togliendogli affatto,