 |
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. | |
CLXIX
Al signor G aspa ri: Salviani - Roma
Raccomandazioni per libri, casse e quadri lasciati in Roma, e notizie dell ’Adone.
Mi c stato caro l’aviso che le casse de’ miei libri sieno in casa del nostro signor Crescenzio insieme con l’altre, e rendo a V. S. le debite grazie della diligenza usatavi. Quanto ai quadri io non parlo di quelli che sono dentro le balle, perché non ve n’ha se non uno ch’ è il ritratto di Giusto Lipsio. Io non voglio che le dette balle o casse siano aperte altamente infino a tanto ch’io non venga o che non disponga di esse in altra maniera. E perciò, confidando in V. S., la prego caldamente a non le lasciar aprire, o se pure in questo tempo per disgrazia fussero aperte, a farle riserrare di nuovo come prima stavano. Parlo adunque de’ quadri ch’io lasciai nella mia camera, in detta casa, fuori delle casse, i quali per tutto l’oro del mondo non vorrei che si smarrissero o che patissero, perché son tutti di mano eccellente, ed io voglio accompagnarli con altri molti da me accumulati per ornare una galeria che fo fare in Napoli per la mia libreria, la qual sará forse tra le piti belle di quel paese. L ’Adone ha corse cento avversitá, ma credo che sia oggimai in porto. Se altro impedimento nuovo non s’attraversa, per questo verno sará in luce senz’altro, poiché la pace è fatta e la reina madre torna a Parigi. Altro non trattiene il mio ritorno verso coteste bande che questo benedetto poema, del quale non solo mi trovo impegnata la parola al re, ma ne ho giá tócchi, son sette mesi, mille scudi d’oro con titolo di dono, solo per cominciar la stampa, oltre la pensione de’ duemila, pagatimi egregiamente, la quale in ogni caso ch’io mi parta di questa corte mi hanno promesso di farmela pagare del continuo costi daU’ambasciadore, come l’altre cardinalizie. A primavera adunque, piacendo a Dio, infallibilmente mi risolvo di riveder l’ Italia, ma mi bisognerá trattenermi qualche mese in Turino solo per sopire alcuni miei negozi. Non sarò piú lungo, assicurandola che non mi scorderò
