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Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. I, 1911 – BEIC 1872860.djvu/298

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volte, ed insomma mi piace oltremodo. Trovo che vi siete avanzato straordinariamente nello stile, il quale è puro, lucido ed ornato secondo la convenienza; il che oggidí s’intende e si pratica si poco che la buona maniera dello scrivere pare affatto smarrita. Vorrei solamente che faceste un poco di considerazione sopra quell’eco, il quale potrebbe essere per aventura meglio sostenuto, e se si levasse del tutto sarebbe forse meglio, perché, essendone piene quasi tutte le pastorali moderne, par che abbia alquanto del triviale in un componimento tutto nobile e tutto nuovo. So che l’avete fatto avendo riguardo piú alla rappresentazione ch’alia composizione, per trattenere con qualche piacevolezza la scena fra tant’altre cose gravi e morali; ma, non essendo parte essenziale, se ne potrebbe far di meno. Cosi parimente dove dite la «ragione umana», io direi «la ragione» semplicemente, senz’altro aggiunto, poiché si sa benissimo cotal facoltá non ritrovarsi se non nell’animale intellettuale ed esser quella che si contrapone all’appetito della parte inferiore. Del tutto però mi riporto al vostro discretissimo giudicio, al cui franco arbitrio commetto anche la censura delle cose mie, perché possa con ogni libera auttoritá correggerle e castigarle, assicurandomi che le correzioni ed i castighi saranno senza fiele e senza veleno. Mi piace che nella espressione del detto soggetto vi siate incontrato meco in parecchi pensieri accennati da me nell ’Adone, e specialmente nel nascimento d’ Amore, descritto da me nel canto sesto, se ben di passaggio, secondo che lo cavai da Nonno.

Ardisco ben di dire che pochissimi concetti potranno forse sovvenire a chichesia, pertinenti alla materia d’amore, ch’io in questo libro non gli abbia almeno tócchi. 11 poema pian piano si è ridotto a tale eli’ è per tre volte quanto la Gerusalemme del Tasso. Io non nego che le buone poesie non si misurano a canne; ma quando con la qualitá si accoppia insieme la quantitá fanno scoppio maggiore, percioché le storiette e le cartucce alla fine son portate via dal vento ed i volumi grossi e pesanti se ne stanno sempre immobili. Subito seguita l’ impressione (il che sará fra pochi giorni), ve ne manderò una copia, se mi darete avviso dove io potrò fare assegnamento sopra il capitale della