Pagina:Marino Poesie varie (1913).djvu/347

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epitalami e panegirici 335

risonâro le corde,
sibilâro le frecce.
Passò di fibra in fibra
ne le midolle interne
dolcissimo veleno;
gîr serpendo per l’ossa
favillette soavi;
s’appigliâro nell’alme
di scambievole affetto
sviscerati desiri;
e, trasformando l’un ne l’altro core,
ne fêro innesto e v’allignâro Amore.