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ad agire anche irrazionalmente in mezzo a condizioni mutate, che lo rendono inutile o dannoso; ma in determinati casi, sotto la pressione delle circostanze, anch’esso può trasformarsi1. Io accennerò solo ad una categoria di fatti: ai mutamenti che introduce negli istinti la domesticazione. P. es., l’abbaiare del cane è un risultato dell’addomesticamento: i cani selvatici o inselvatichiti non abbaiano. Certi uccelli del Sud America fanno adesso il loro nido con crini di cavallo: ora il cavallo prima di Colombo in America non esisteva; questi uccelli hanno imparato a sostituire il crine alle fibre vegetali flessibili: hanno modificato l’istinto. Il Romanes aveva dato a covare ad una gallina un uovo di pavone. Ora non solo la gallina lo covò una settimana di più come era necessario, ma continuò a curare il pavone come un pulcino per diciotto mesi, con un’affezione materna, quasi con orgoglio: mentre in altri casi altre galline abbandonavano i pulcini al tempo ordinario, lasciandoli così perire. Il caso, appunto perchè isolato, mostra come l’animale in certi casi vince e modifica a sua posta l’istinto.

Quindi non esseri guidati soltanto dalla spontaneità ed esseri guidati soltanto dall’istinto: tutti gli esseri animati hanno come noi una spontaneità cosciente, che con la ripetizione si fissa in abitudini e trasmette le abitudini fissate come istinti, come meccanismi psichici subordinati. La distinzione è piuttosto un’altra. Vi sono animali che presentano un sistema molto complesso di istinti fissi e specializzati, che l’individuo porta con sè dalla nascita e che lasciano una piccola parte alle variazioni, alle modificazioni intelligenti. Abbiamo la perfezione di questo tipo negli insetti sociali, le api e le formiche; essi rappresentano il grado più alto dello svolgimento dell’uno dei rami principali nei quali culmina il regno animale, gli articolati. Vi sono per contro animali dotati d’un piccolo numero di istinti generici, ai quali si accompagna una larga capacità di adattamento intelligente e di progresso: questo viene trasmesso nel primo periodo della vita, in cui sono protetti dai genitori. Questo tipo ci si

  1. Se ne vedano esempi in H. E. Ziegler, Der Begriff des Instinktes einst und jetzt³, 1920, p. 107 ss. Il Romanes ha un intero capitolo dedicato alle mutazioni che avvengono negli istinti: cfr. o. c., p. 230 ss.